giovedì 22 aprile 2010

GEOMETRIE DELLA PASSIONE


GEOMETRIE DELLA PASSIONE 
Cassandra e Clitemnestra
debutto 8 Dicembre 2007 presso 
Teatro E. Piscator di Catania




personaggi:


CLITEMNESTRA
CASSANDRA
AGAMENNONE

scrittura: Cinzia Maccagnano e Aurelio Gatti
fonti: Euripide, Omero 

CLITEMNESTRA è accovacciata in proscenio su uno straccio rosso.


sottotesto
OMBRA DI CLITEMNESTRA:
"Voi dormite: non ho bisogno, io, di chi dorme!
Io nell'ora in cui mi abbandonate,
tra gli altri morti mi sento chiamare
col nome di assassina...laggiù, tra l'ombre,
vivo nella vergogna, lo sapete?

Vivo sotto il peso della colpa, io
che ho subìto da un figlio ciò che ho subìto,
e nessun dio si ricorda di me,
massacrata da una mano matricida.
Guardate, ma col cuore, le mie ferite.
E' nel sonno che l'uomo vede: di giorno
i suoi occhi guardano senza luce. ..."


(EUMENIDI di ESCHILO, trad. P.P.Pasolini)


Una figura coperta da un telo nero raggiunge Clitemnestra e come una infermiera obbliga Clitemnestra a destarsi, è l'ora.




CLITEMNESTRA
Bisogna amare per correre il rischio di soffrire per lui?


L’amore è un castigo.
Veniamo punite per non essere riuscite a rimanere sole.
.........
I topi rosicchiano negli immondezzai i resti del giorno morto:
la città appartiene ai fantasmi, agli assassini, ai sonnambuli.
Questa è l’ora in cui il Tempo si traveste da spazzino e Dio forse da straccivendolo.


Dove sei tu? In che letto? In che sogno?
Se t’incontrassi ora andresti oltre senza vedermi
Perché noi non siamo visti dai nostri sogni.


L'infermiera-badante non concede a Clitemnesta la resa, è l'ora. Bisogna indossare il soprabito di scena a guisa di abito regale.


VESTIZIONE

CLITEMNESTRA
Sono stanca.Sono stanca. Sono stanca.
Ho camminato tutta la notte cercando di buttare via il ricordo.
Nonostante l’avvicinarsi del mattino
Smetto di ricordare che sto tentando di dimenticare.


Clitemnestra ricorda l'ora della speranza.


Viene il giorno in cui la nave da guerra attracca finalmente al porto di Nauplia in un gran chiasso di voci e di fanfare?
Il maestro ha dato un giorno di vacanza ai bambini del villaggio. Le campane della chiesa suonano a festa. Alla svolta della strada posso finalmente intravedere la carrozza?
Vedrò mai venire a sedermisi accanto un vecchio signore in cappotto scuro?
Le scarpe infangate, ma seduto al mio fianco…




Agamennone appare, ombra scura, di spalle e avanze sino al centro della scena.

Viene il giorno in cui la nave da guerra attracca finalmente al porto di Nauplia in un gran chiasso di voci e di fanfare.
Il maestro ha dato un giorno di vacanza ai bambini del villaggio. Le campane della chiesa suonano a festa. Alla svolta della strada posso finalmente intravedere la carrozza.…
le vele, il porto, i bambini, le campane….

Ciltemnestra conosce le insidie dell'attesa: il vuoto, il dubbio, la desolazione. Si inginocchia per raccogliere lo straccio rosso lasciato a terra.


CLITEMNESTRA


Gli anni si susseguivano, uno dopo l'altro, come una processione di vedove; la piazza del villaggio era nera di donne in lutto.
 Invidio quelle infelici che per rivale hanno soltanto la terra, sicure almeno che il loro uomo dorma da solo.
…le vele, il porto, i bambini, le campane….




Clitemnestra indietreggia verso il centro e parla ad Agamennone come da dietro una porta.


Io ho seguito al tuo posto il lavoro dei campi; ho immagazzinato il raccolto; ho fatto inchiodare la testa dei briganti al palo del mercato;
ho sparato col tuo fucile alle cornacchie. A poco a poco mi sono sostituita a te che mi mancavi e mi ossessionavi.
Ho finito per guardare con il tuo stesso occhio il collo bianco delle serve.
E TI HO ATTESO…ti ho atteso...ti ho atteso...io ti ho atteso...


(Lo abbraccia – Appare CASSANDRA: REAZIONE) 
Dopo aver vestito la sua spalla col drappo rosso, ora stola regale, lo abbraccia. Poi scivola ai suoi piedi tendendo le mano verso il viso dell'uomo. Agamennone, che contemporaneamente ha ruotato su se stesso sino al fronte pubblico, svela la presenza di Cassandra, sino a quel momento nascosta dal suo corpo.


Clitemnestra dopo una esitazione reagisce staccandosi con forza dal corpo di Agamennone, quindi batte i palmi delle mani a terra con rabbia e inizia una promenade strisciando.


NO... NO... NO... Io ho seguito al tuo posto il lavoro dei campi;


ho immagazzinato i raccolti; ho fatto inchiodare la testa dei briganti al palo del mercato; ho sparato col tuo fucile alle cornacchie. A poco a poco mi sono sostituita a te .Ho finito per guardare con il tuo stesso occhio il collo bianco delle serve.


Ora Clitemnestra si è raccolta ai piedi di Agamennone, ma lui fa mostra della sua giovane preda, Cassandra, le scopre il capo coperto da una stola arancione e la guida in una promenade dinanzi agli occhi di Clitemnestra, la quale si solleva da terra frontalmente riprendendo una postura dominante.


Io Clitennestra la tua sposa .


Poi si rivolge verso Agamennone lo guarda e ne accarezza braccio sinistro e torace, sino al braccio destro, come fosse un percorso, il quale porta al braccio di Cassandra che intanto ha girato su se stessa e si è posizionata alla destra di Agamennone e ora gli tende la mano.


Clitemnestra percorre con la propria destra mano e braccio di Cassandra, ne studia il viso e infine ne afferra la treccia che tira con forza verso il basso. Cassandra si divincola e ancora Clitemnestra la tira per la treccia, così nello spazio una breve lotta.


CLITEMNESTRA
Io Clitemnestra, Regina di Micene, Madre di Elettra, Crisotemi, Ifigenia, Oreste, Io Regina!


Cassandra si libera della presa di Clitemnestra con un arabesque tagliando la scena per tutta la larghezza, lasciando Clitemnestra a guardarla come dall'altra sponda di un fiume. Ma ora Clitemnestra si rivolge ad Agamennone.

CLITEMNESTRA
Ti sei portato in casa questa specie di Maga Turca, la tua parte di bottino, ma è guasta, guardala è guasta...forse dai giochi dei soldati.

Agamennone si è liberato delle stole, il rosso di Clitemnestra e l'arancio di Cassandra, indi va a posizionare la sua destra sulla bocca di Clitemnestra per farla tacere.


CLITEMNESTRATi sei portato quella specie di maga turca, la parte del bottino, anche se guasta, forse dai giochi dei soldati…..
TANGO

CLITEMNESTRA
E’ soltanto una bambina;/ ha gli occhi cupi/ il viso giallo/ tatuato di ferite;/ tu l’accarezzi./ L’aiuti a scendere dalla carrozza;/ E per me?  Per me non hai che un abbraccio freddo?
E’ soltanto una bambina;/ ha gli occhi cupi/ il viso giallo/ tatuato di ferite;/ L’hai aiutata a scendere dalla carrozza;/ a me solo un abbraccio freddo!       

Sono passata davanti a uno specchio di colpo mi sono vista: ho i capelli grigi.
Dieci anni contano qualcosa: sono più lunghi della distanza tra Troia e Micene e il passato si trova più in alto del luogo in cui ci troviamo, giacché il Tempo lo possiamo discendere e non risalire.


FORBICI – TENTATO SUICIDIO

CLITEMNESTRAVieni Cassandra, entra in casa. Sei fortunata! Sei capitata in una casa con dei ricchi veri. Chi s’è arricchito con un colpo di fortuna non prova pietà per i suoi schiavi…Ma tra noi tu avrai ogni riguardo…Entra in casa Cassandra!.

FESTA 

CLITEMNESTRASei fortunata Cassandra… sei quasi una bambina;/ ha gli occhi cupi/ il viso giallo…. anche se sei guasta, dai giochi dei soldati….. forse è per questo che sei incinta….

RATTO DI CASSANDRA
CLITEMNESTRA Pare che tu abbia il dono di leggere il futuro: leggimi la mano. Impallidisci? Anche io conosco il futuro. Tutte la donne lo sanno: si aspettano sempre che tutto finisca male….(schiaffo)

FESTA 2


PASSEGGIATE ALLA VILLA

CLITEMNESTRA
Cosa dicesti?...“Grave sorte non obbedire,
ma più grave se uccido mia figlia,
macchiando le mie mani paterne
col sangue della vergine sacrificale….così dicesti!
Come posso abbandonare la flotta e tradire l’alleanza?
Bisogna proprio volerlo, con forza disperata,
il sacrificio che fermi i venti contrari,
Bisogna volere il sangue della vergine.
E sia per il bene!”
Hai osato immolare mia figlia,
Le suppliche e le invocazioni al padre,
l’età fanciullesca, non le tennero in conto
i tuoi duci amanti della guerra.
Dicesti anzi
Di sollevare bene come una capra sopra l’altare
La figlia caduta in terra disperata,
avvolta nei pepli, e di impedire
ogni voce della bella bocca
che maledicesse la casa
con la violenza di un muto bavaglio.

Era proprio necessario partire? Era necessario lasciare la tua casa, lasciare la tua sposa, lasciare i tuoi figli? Tanto importante questa impresa da immolare il frutto del nostro amore?....Sì, lo so, era proprio necessario….(carezza)

VIOLENZA FORZATA


ACCUSA

CLITEMNESTRA
Io ho aspettato quell’uomo prima che avesse un nome, un viso, quando ancora non era per me che una sciagura lontana. Non ho guardato gli uomini se non come si dà un’occhiata ai passanti a una uscita di stazione, per avere la certezza che non sono loro quelli che aspettiamo. E’ per lui che la mia nutrice mi ha fasciata quando uscivo da mia madre. E’ per tenere i conti della sua casa di uomo ricco che ho imparato il calcolo. Per pavesare la strada dove  forse si sarebbe posato il piede di quello sconosciuto ho tessuto lenzuola e stendardi d’oro.
La scelta è stata dei miei genitori. E anche se rapita da lui all’insaputa della mia famiglia, avrei comunque obbedito al desiderio di mia madre e mio padre dal momento che è da loro che vengono i nostri gusti. f. 28’

CASSANDRA DEI MIRACOLI,  ABBRACCI

CLITEMNESTRATU non l’hai conosciuto che appesantito dalla gloria, invecchiato da 10 anni di guerra, una specie di enorme idolo consumato dalle carezze delle donne asiatiche.
Io sola gli sono stata vicino quando era un dio.
Ma gli uomini non sono fatti per passare l’intera vita a scaldarsi le mani alla fiamma di un unico focolare: eccolo partire verso nuove conquiste, lasciandomi dov’ero, come una enorme casa vuota che echeggi del battito di una inutile pendola.

LE TAZZE
Lui conta sulla mia generosità per far buona accoglienza a una ragazza orfana di padre e di madre. Parla Cassandra…parla…cosa vedi...cosa vedi….cosa vedi…parla!



ASSOLO CASSANDRA

CLITEMNESTRA
La tua lingua è oscura, come quella dei barbari. Sei incomprensibile come una rondine….
Il tempo scorre goccia a goccia o a ondate, simile a sangue perduto, lasciandomi ogni giorno più povera d’avvenire.

CONFESSIONE

CLITEMNESTRA
Ho ucciso…Ho ucciso…Ho ucciso quell’uomo con un coltello, in una vasca da bagno, con l’aiuto di quel poveraccio del mio amante che non riusciva nemmeno a tenergli fermi i piedi. Egisto era per me come un figlio che mi fosse nato dall’assenza, non era per me che l’equivalente delle donne asiatiche.
Conoscete la mia storia perché me la chiedete ancora: non c’è uno fra di voi che non l’abbia ripetuta venti volte alla fine di qualche lungo pranzo. Non c’è una fra le vostre donne che per una notte non abbia sognato di essere Clitennestra.

SACRIFICIO DI IFIGENIA
CLITEMNESTRASei cambiato. Camminando hai il fiato grosso, il tuo collo enorme trabocca dalla camicia. Non sei più bello come un dio, sembri un toro. Anche io sono cambiata.
Sono passata davanti a uno specchio di colpo mi sono vista: ho i capelli grigi.
Sembro una cuoca obesa, una giardiniera, una governante ecco!

IL BAGNO

CLITEMNESTRALui aveva l’abitudine di fare un bagno caldo prima di andare a letto. Il bagno si riscaldava con la legna. Una scure che serviva a spaccare i ciocchi era posata sul pavimento. La nascosi….Egisto! aspettami sul pianerottolo. Lui saliva pesantemente i gradini; si sfilò la camicia; la sua pelle nell’acqua calda si fece tutta viola. Gli stavo insaponando la nuca: tremavo così forte che il sapone mi scivolava continuamente dalle mani. Lui si sentiva mancare il fiato; mi ordinò duramente di aprire la finestra …. Egisto, aiutami! Appena fu entrato, chiusi la porta a chiave.

ASSASSINIO

CLITEMNESTRA
Io gli assestai maldestramente il primo colpo... Si alzò tutto in piedi, mugghiava come un bue… Aiutami Egisto!..Egisto atterrito gli afferrò le ginocchia, forse per chiedere perdono… Lui perse l’equilibrio e cadde con il viso nell’acqua,…con un gorgoglio che sembrava un rantolo…ma che fai Egisto, aiutami!... Io da sola gli assestai il secondo colpo, spaccandogli la fronte.
Ma credo proprio che fosse già morto: non era più che uno straccio molle e caldo.

PULIZIA

CLITEMNESTRA
Si è parlato di un mare di sangue. In realtà ha sanguinato pochissimo. Ho sanguinato più io dando alla luce suo figlio.


Chissà quanto sangue ha perduto mia figlia
sollevata bene come una capra sopra l’altare
avvolta nei pepli, imbavagliata,
mentre malediceva la casa…

UCCISIONE CASSANDRA

CLITEMNESTRAL’amore è un castigo.
Veniamo punite per non essere riuscite a rimanere sole.
Io ho seguito al suo posto il lavoro dei campi,
a poco a poco mi sono sostituita a lui…

FINALE

CLITEMNESTRAIo Clitemnestra - Regina di Micene - Io madre di Elettra, di Crisotemi, di Oreste, di Ifigenia - Io Regina e tua Sposa.