....Ogni argomento impone la forma con cui affrontarlo; ci sono realtà che si possono e debbono analizzare e altre che si possono e devono raccontare; l’una forma non è di per sé più o meno creativa dell’altra. Forse la necessità di raccontare l’ho incontrata la prima volta quando, ripercorrendo la storia dei cosacchi alleati dei tedeschi che per qualche mese, alla fine della Seconda guerra mondiale, si erano installati in Friuli, ho scoperto che molti si ostinavano a credere a una falsa versione della morte di Krasnov, il capo cosacco, anche quando la verità storica era stata inequivocabilmente messa in chiaro, e che anch’io, inconsciamente, avrei voluto che Krasnov fosse morto come diceva la falsa versione.
sabato 30 ottobre 2010
lunedì 11 ottobre 2010
HERCULES FURENS

HERCULES FURENS
Debutto 8 luglio 2009‚
Teatro Romano, Volterra
personaggi:
ERCOLE
GIUNONE / CORO
CANTO
ANFITRIONE
MEGARA
LICO / TESEO
scrittura: Cinzia Maccagnano, Aurelio Gatti, Vincenzo Pirrotta
fonti: Seneca e Tradizione Popolare
lunedì 6 settembre 2010
ODISSEO o delle DONNE e della TEMPESTA

o delle DONNE e della TEMPESTA
Debutto novembre 2004
Teatro Scenario Pubblico, Catania
personaggi:
LU VIDITTI
LA NEGAZIONE
LA POLENA
CALIPSO, NAUSICAA, CIRCE, PENELOPE, IL CIECO
scrittura: Cinzia Maccagnano e Aurelio Gatti
fonti: Omero e Leonardo da Vinci
lunedì 9 agosto 2010
MARGHARETE studio del Faust
personaggi:
MEFISTO
MARGARETE
LA VESTALE
IL MACELLAIO
MARGARETE
LA VESTALE
IL MACELLAIO
scrittura: Cinzia Maccagnano e Aurelio Gatti
fonti: Marlowe e Goethe
mercoledì 12 maggio 2010
J. Luis Barralult - Le phénomène théatrale
J. Luis Barralult
Le phénomène théatrale
Le phénomène théatrale
La rappresentazione teatrale è una mischia collettiva, un atto di vero amore, una comunione sensuale di due gruppi umani. L’uno si apre, l’altro tocca e penetra: i due non fanno che uno, ci si mangia… […]
L’arte del teatro indirizzandosi essenzialmente al senso del tatto, è dunque prima di tutto l’Arte della sensazione. Si trova all’opposto di ogni preoccupazione intellettuale.
Il lavoro dell'attore consiste nel cercarlo
Etienne DECROUX:
Il lavoro dell'attore consiste nel cercarlo
da Parole sul mimo Dino Audino Editore
L'INGAGGIO - Generalità
In teatro, come ovunque, quando ci si occupa troppo del proprio mestiere non si ha più il tempo di guadagnarsi da vivere. Se la nostra professione s'alza al livello di mestiere, sarà il mestiere del sensale. Pensare a come interpretare un ruolo quando solo pensare ad ottenerlo basta già per una vita intera, è come informarsi del superfluo quando non si ha il necessario. Il lavoro dell'attore consiste nel cercarlo.
domenica 25 aprile 2010
Umberto Eco a proposito dello spettacolo teatrale
............. a proposito di testi narrativi – a anche lo spettacolo teatrale è un testo in semiotica: è il testo spettacolare –, qualsiasi testo “postula il proprio destinatario come condizione indispensabile non solo della propria capacità comunicativa concreta, ma anche della propria potenzialità significativa. In altri termini, un testo viene emesso per qualcuno che lo attualizzi.” Il testo è “intessuto di spazi bianchi, di interstizi da riempire […], una macchina pigra che chiede al lettore di fare parte del suo lavoro.”
giovedì 22 aprile 2010
GEOMETRIE DELLA PASSIONE
giovedì 25 marzo 2010
immediatezza per Hans Gadamer
Se, come anche conviene il filosofo Hans Gadamer, la specificità del teatro sta, nell’ “immediatezza della comunanza di spettatore e attore”, occorre aggiungere che tale caratteristica rende – come vedremo – il teatro un fenomeno unico particolarmente nella nostra epoca, in cui tale “immediatezza è altrimenti ben di rado concessa alla nostra esperienza estremamente mediata.”
giovedì 25 febbraio 2010
pluricodicità e plurimateriacità del teatro
vale la pena di riportare una lunga citazione da Roland Barthes (1964):
“Che cos’è il teatro? Una specie di macchina cibernetica. In riposo, questa macchina è nascosta dietro un sipario.Ma appena è alla scoperto, si mette a inviare al vostro indirizzo alcuni messaggi, che hanno questo di particolare: sono simultanei e tuttavia di ritmo differente.
In un dato momento dello spettacolo voi ricevete contemporaneamente sei o sette informazioni (che provengono dalla scenografia, dai costumi, dalle luci, dalla disposizione degli attori, dai loro gesti, dalla loro mimica, dalle loro parole), ma alcune di queste informazioni durano (la scenografia, ad esempio), mentre altre cambiano (le parole, i gesti); abbiamo quindi a che fare con una vera e propria polifonia informazionale.”
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